Wunderkammer
Arte

La Wunderkammer, camera delle meraviglie

Wunderkammer L’immagine riproduce il Ritratto del museo di Ferrante Imperato. Illustrazione da Ferrante Imperato, Historia Naturale, 1599.
L’immagine riproduce il Ritratto del museo di Ferrante Imperato. Illustrazione da Ferrante Imperato, Historia Naturale, 1599.

A cura di Manuela Moschin

Nelle Wunderkammer, camere delle meraviglie, venivano collezionati oggetti strani e curiosi. Fu un fenomeno che si sviluppò dal Cinquecento, quando i primi umanisti rinascimentali collezionavano nei loro studioli raccolte d’arte e oggetti rari. Le Wunderkammer più famose sono quelle di Rodolfo II di Asburgo di Praga, curata dall’artista di corte Giuseppe Arcimboldo, delle corti italiane, come quelle dei Gonzaga a Mantova e dei Medici a Firenze.

Gli oggetti venivano denominati mirabilia (meraviglie) e suddivisi a loro volta in naturalia se erano di origine naturale oppure artificialia se venivano prodotti dall’uomo. Le naturalia comprendevano animali esotici, conchiglie, serpenti, minerali e zanne di elefante. Tra gli artificialia c’erano strumenti scientifici, mappamondi, strumenti musicali, vasi, sculture e dipinti. Dal Seicento al Settecento diverse collezioni iniziarono a far parte dei musei pubblici.

L’immagine riproduce il Ritratto del museo di Ferrante Imperato. Illustrazione da Ferrante Imperato, Historia Naturale, 1599.

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