
A cura di Manuela Moschin
Luigi Russolo e la forza evocativa di Profumo
Buongiorno con un’opera travolgente intitolata Profumo dell’artista Luigi Russolo (Portogruaro, 1885 – Laveno-Mombello, 1947). L’artista ebbe la capacità di far emergere, nelle sue pitture, lo stato d’animo. In questo caso, nel dipinto Profumo (1910), l’emozione si manifesta nella serie di pennellate concentriche e filamentose, che evocano l’esalazione del profumo.
Tocchi sinuosi creano vortici di colore, dando la sensazione di abbandono. Affondando nelle inebrianti fragranze, una donna ritratta di profilo reclina la testa con gli occhi chiusi, per godere l’aroma che si sta diffondendo. Avvolta dalle eccitanti sensazioni, si lascia trascinare in un evanescente turbinio di colori che alludono alle essenze profumate.
Il Futurismo e l’evoluzione della pittura
Il dipinto appartiene alla pittura futurista, ossia a un nuovo modo di dipingere che si contraddistingue per il suo dinamismo. Ciò significa che il soggetto veniva raffigurato in movimento. Il Futurismo è un movimento artistico e culturale che intese dare una rottura con il passato, esaltando dunque la modernità. Interessò vari ambiti come la letteratura, la poesia, la scultura, la pittura, l’architettura, il cinema e la fotografia.
Nacque il 20 febbraio 1909, data in cui venne pubblicato Il manifesto futurista da Filippo Tommaso Marinetti sul quotidiano francese Le Figaro. Tra i principali esponenti vi furono Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Gino Severini, Carlo Carrà e Luigi Russolo.
Russolo tra pittura, rumori e rivoluzione visiva
Luigi Russolo fu, oltre che pittore, anche compositore musicale. È suo il Manifesto futurista L’arte dei rumori del 1913, nel quale riconobbe il rumore come musica, inventando tra l’altro vari strumenti musicali.
Nel 1910 egli conobbe Boccioni, Carrà e Marinetti, assieme ai quali, l’11 febbraio, pubblicò il Manifesto tecnico della pittura futurista, che prevedeva l’utilizzo di molteplici punti di vista, abolendo invece la prospettiva tradizionale.
In un manoscritto conservato al MART di Rovereto, dove si trova anche l’opera Profumo, Russolo espresse il sentimento di amicizia instaurato con il pittore Boccioni:
“Le nostre idee si trovarono affini, i nostri ideali artistici vicinissimi, un uguale odio per il già fatto, il rifritto, i luoghi comuni nell’arte ci mise subito in contatto intimo. Diventammo amici”.
Buona giornata in LibrArte.
Manuela
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Sono Manuela Moschin, scrittrice. Sono nata a Venezia-Mestre e attualmente vivo e lavoro in provincia di Venezia. Ho conseguito la laurea in Conservazione e Gestione dei Beni e delle Attività Culturali presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, indirizzo Storia dell’Arte.
La mia opera prima è “ātman”, che in sanscrito è traducibile come soffio vitale o coscienza spirituale, una raccolta di poesie che fonde in un equilibrato mix la storia dell’arte con la mia predilezione per gli insegnamenti legati alla filosofia indiana. Nel mese di maggio 2022 alcuni miei scritti sono stati selezionati per “Risveglio”, un’antologia a cura di Storie di Libri, mentre nel settembre dello stesso anno ho pubblicato il saggio “Le Metamorfosi di Ovidio nell’arte”, Espera Edizioni. Nel mese di marzo 2023 ho pubblicato assieme a mia madre Mirella Alberti (deceduta nel 2004) la raccolta di poesie “Un giglio bianco al 4910” a cura di Storie di Libri.
Collaboro in linea diretta con storiedilibri.com e diverse testate online. Dalla mia passione per le materie umanistiche nasce il blog librarte.eu, contenitore di articoli di storia dell’arte e recensioni di libri.
Collaboro con “La Voce di Venezia” curando la rubrica radiofonica Voce d’Arte, trasmessa ogni giorno alle 12:30 sulla loro web radio, dove racconto e approfondisco temi legati al mondo dell’arte. Il link per il collegamento: https://www.lavocedivenezia.it/player.html
Altre collaborazioni: “lavocedivenezia.it”;“valledaostaglocal.it”; “alessandria.today”; “solofraoggi.it”
Pubblicazioni:
2023 – Un giglio bianco al 4910 -poesie–
2022 – Le Metamorfosi di Ovidio nell’arte -saggio–
2022 – Risveglio -storie–
2021 – ātman -poesie–
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