
A cura di Manuela Moschin
Le Miniature Limbourg, dei tre fratelli olandesi Herman, Jean e Pol Limbourg (Nimega, 1380-90 ca.-Digione, 1416) divennero celebri soprattutto per le miniature realizzate in stile gotico internazionale. Si trasferirono in Francia dove il ricco duca Jean de Berry (1340-1416) gli commissionò il famoso codice miniato “Le Très Riches Heures du Duc de Berry” (1412-1415).
Iniziato nel 1411, alla morte dei fratelli il libro d’ore rimase incompiuto e terminato da altri miniatori. Si tratta di un’opera riccamente decorata, contenente salmi, preghiere e un calendario dotato di miniature raffinate ed eleganti. Le illustrazioni raffigurano i dodici mesi, in ognuno dei quali fu rappresentato il segno zodiacale. Vennero realizzate tramite uno stile di corte, nel quale si ammirano incantevoli paesaggi dall’aspetto fiabesco, tra cieli azzurri e prati verdeggianti o innevati, castelli e torri, cavalieri, contadini, feste di primavera e giovani eleganti. Le miniature venivano probabilmente eseguite con la lente d’ingrandimento attraverso un minuzioso naturalismo e una tonalità di colori brillanti.
La perfezione nei dettagli minuziosi
Ci si incanta a osservare i minimi dettagli. Se si pensa che le opere vennero eseguite all’interno di un riquadro di soli cm. 14×22, sembra quasi impossibile riuscire a ottenere un risultato così particolareggiato dalla piccola stellina al filo d’erba.
Scrisse E.H.Gombrich riferendosi alla miniatura dedicata al mese di maggio (Fig.5):
«La miniatura rappresenta la festa di primavera che si celebrava ogni anno alla corte ducale. I gentiluomini cavalcano attraverso un bosco in abbigliamenti vivaci e inghirlandati di fronte e fiori. Vediamo come il pittore godesse lo spettacolo delle belle fanciulle nelle loro vesti eleganti, e come fosse compiaciuto nel ritrarne sulla pagina tutto lo sfarzo multicolore».
Le miniature dei dodici mesi
In ordine le immagini delle 12 miniature dal mese di gennaio al mese di dicembre:











Arrivederci in arte
Manuela
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Sono Manuela Moschin, scrittrice. Sono nata a Venezia-Mestre e attualmente vivo e lavoro in provincia di Venezia. Ho conseguito la laurea in Conservazione e Gestione dei Beni e delle Attività Culturali presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, indirizzo Storia dell’Arte.
La mia opera prima è “ātman”, che in sanscrito è traducibile come soffio vitale o coscienza spirituale, una raccolta di poesie che fonde in un equilibrato mix la storia dell’arte con la mia predilezione per gli insegnamenti legati alla filosofia indiana. Nel mese di maggio 2022 alcuni miei scritti sono stati selezionati per “Risveglio”, un’antologia a cura di Storie di Libri, mentre nel settembre dello stesso anno ho pubblicato il saggio “Le Metamorfosi di Ovidio nell’arte”, Espera Edizioni. Nel mese di marzo 2023 ho pubblicato assieme a mia madre Mirella Alberti (deceduta nel 2004) la raccolta di poesie “Un giglio bianco al 4910” a cura di Storie di Libri.
Collaboro in linea diretta con storiedilibri.com e diverse testate online. Dalla mia passione per le materie umanistiche nasce il blog librarte.eu, contenitore di articoli di storia dell’arte e recensioni di libri.
Collaboro con “La Voce di Venezia” curando la rubrica radiofonica Voce d’Arte, trasmessa ogni giorno alle 12:30 sulla loro web radio, dove racconto e approfondisco temi legati al mondo dell’arte. Il link per il collegamento: https://www.lavocedivenezia.it/player.html
Altre collaborazioni: “lavocedivenezia.it”;“valledaostaglocal.it”; “alessandria.today”; “solofraoggi.it”
Pubblicazioni:
2023 – Un giglio bianco al 4910 -poesie–
2022 – Le Metamorfosi di Ovidio nell’arte -saggio–
2022 – Risveglio -storie–
2021 – ātman -poesie–
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