
Recensione a cura di Daniela Pittaluga
Maledetti Vuoti di Pasquale Cavalera: un libro da scoprire
Vite vuote e da restituire alla vita, ma farlo è difficile, qualche volta persino impossibile. Il vuoto dell’anima si allea all’apparente pieno delle cose inutili, e questa micidiale coppia rende la nostra esistenza priva di senso. Vuota, appunto.
Un piccolo, eppure grande, libro di racconti insoliti che si leggono d’un fiato, ma solo per farci respirare meglio. Su tutti, il mio preferito è “Di vino”, un concentrato gustoso e intelligente, irriverente e profondo di una vita che, prima vuota, acquisisce pienezza nutrendosi di passioni e di semplicità, di emozioni e di un amore assoluto per la libertà.
Un libro che lascia il segno
Ogni storia lascia il segno, perché ogni storia ha in sé una dimensione prospettica dell’esistenza sorprendente e originale. E, cosa più importante, profondamente autentica.
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Sinossi del libro
“Intrappolato nella deleteria rete dei mass media e abilmente manipolato da un Sistema alienante privo di etica, che propone il consumismo come unico valore, l’uomo del nuovo millennio è incapace di distinguere in autonomia il bene dal male, oramai divenuto con la sua vile complicità pericolosa oggettistica non pensante.
I maledetti vuoti sono spiriti erranti, animati dalla bramosia di emergere, disposti ad assumere una condotta immorale pur di trarne vantaggio, facendo prevalere gli interessi personali a scapito dell’intera collettività.
Affiora così in Cavalera la primitiva rabbia, un pensiero narrativo sempre fedele a riflessioni spontanee e senza preamboli, che si dirama nei meandri dell’inconscio fino a rivelare l’inquietudine di una penna sofferta, in una dirompente forza interiore capace di graffiare le anime più percettive”. Prefazione di Manuela Moschin.
Dove acquistare Maledetti Vuoti di Pasquale Cavalera
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Sono Manuela Moschin, scrittrice. Sono nata a Venezia-Mestre e attualmente vivo e lavoro in provincia di Venezia. Ho conseguito la laurea in Conservazione e Gestione dei Beni e delle Attività Culturali presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, indirizzo Storia dell’Arte.
La mia opera prima è “ātman”, che in sanscrito è traducibile come soffio vitale o coscienza spirituale, una raccolta di poesie che fonde in un equilibrato mix la storia dell’arte con la mia predilezione per gli insegnamenti legati alla filosofia indiana. Nel mese di maggio 2022 alcuni miei scritti sono stati selezionati per “Risveglio”, un’antologia a cura di Storie di Libri, mentre nel settembre dello stesso anno ho pubblicato il saggio “Le Metamorfosi di Ovidio nell’arte”, Espera Edizioni. Nel mese di marzo 2023 ho pubblicato assieme a mia madre Mirella Alberti (deceduta nel 2004) la raccolta di poesie “Un giglio bianco al 4910” a cura di Storie di Libri.
Collaboro in linea diretta con storiedilibri.com e diverse testate online. Dalla mia passione per le materie umanistiche nasce il blog librarte.eu, contenitore di articoli di storia dell’arte e recensioni di libri.
Collaboro con “La Voce di Venezia” curando la rubrica radiofonica Voce d’Arte, trasmessa ogni giorno alle 12:30 sulla loro web radio, dove racconto e approfondisco temi legati al mondo dell’arte. Il link per il collegamento: https://www.lavocedivenezia.it/player.html
Altre collaborazioni: “lavocedivenezia.it”;“valledaostaglocal.it”; “alessandria.today”; “solofraoggi.it”
Pubblicazioni:
2023 – Un giglio bianco al 4910 -poesie–
2022 – Le Metamorfosi di Ovidio nell’arte -saggio–
2022 – Risveglio -storie–
2021 – ātman -poesie–
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