Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid.

A cura di Manuela Moschin
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Questa splendida statua raffigura San Sebastiano, la quale venne realizzata nel 1617 da Gian Lorenzo Bernini. Le fonti riportano la data del pagamento, ossia 29 dicembre 1617, in cui il cardinale Maffeo Barberini pagò cinquanta scudi.
Si tratta di uno dei primi capolavori risalente al periodo giovanile dell’artista, dove si nota una particolare vicinanza con le opere di Michelangelo, soprattutto per quanto riguarda la posizione del corpo, che ricorda le Pietà del Buonarroti e l’espressione del Santo che rivela una profonda sofferenza.
San Sebastiano compare con il corpo abbandonato, legato a un albero e ferito dalle frecce. Conservata nel Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, pare che la scultura sia stata creata per la cappella Barberini in Sant’Andrea della Valle a Roma. San Sebastiano considerato morto dai soldati romani, viene trovato vivo e curato da Sant’Irene.
Sono Manuela Moschin, scrittrice, nata a Venezia-Mestre e attualmente vivo e lavoro in provincia di Venezia. Ho conseguito la laurea in Conservazione e Gestione dei Beni e delle Attività Culturali presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, indirizzo Storia dell’Arte. La mia opera prima è “ātman”. Nel mese di maggio 2022 alcuni miei scritti sono stati selezionati per “Risveglio”, un’antologia a cura di Storie di Libri, mentre nel settembre dello stesso anno ho pubblicato il saggio “Le Metamorfosi di Ovidio nell’arte”, Espera Edizioni. Nel mese di marzo 2023 ho pubblicato assieme a mia madre Mirella Alberti, deceduta, la raccolta di poesie “Un giglio bianco al 4910” a cura di Storie di Libri. Collaboro in linea diretta con storiedilibri.com e diverse testate online. Dalla mia passione per le materie umanistiche nasce il blog librarte.eu, contenitore di articoli di storia dell’arte e recensioni di libri.