A cura di Manuela Moschin
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Tra le pendici delle Alpi, Giorgione ambientò la natività di Gesù, in cui la scena è suddivisa in due parti. Da un lato una grande grotta naturale, dove il Bambino è disteso a terra sul pagliericcio, mentre dall’altra parte si trova il paesaggio, un paesaggio veneto con colline, alberi, un ruscello, un borgo e una casetta di contadini.
Qui la cosiddetta pittura tonale di Giorgione dona all’opera un’atmosfera morbida e brillante, basata su un gioco di luce e colore. Anche i volti di Giuseppe, Maria e dei pastori sono stati sfumati con raffinatezza, assieme alle vesti che appaiono luminose. L’opera “Adorazione dei pastori” (1500-1505 ca.) è conservata a Washington, National Gallery.
Sono Manuela Moschin, scrittrice, nata a Venezia-Mestre e attualmente vivo e lavoro in provincia di Venezia. Ho conseguito la laurea in Conservazione e Gestione dei Beni e delle Attività Culturali presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, indirizzo Storia dell’Arte. La mia opera prima è “ātman”. Nel mese di maggio 2022 alcuni miei scritti sono stati selezionati per “Risveglio”, un’antologia a cura di Storie di Libri, mentre nel settembre dello stesso anno ho pubblicato il saggio “Le Metamorfosi di Ovidio nell’arte”, Espera Edizioni. Nel mese di marzo 2023 ho pubblicato assieme a mia madre Mirella Alberti, deceduta, la raccolta di poesie “Un giglio bianco al 4910” a cura di Storie di Libri. Collaboro in linea diretta con storiedilibri.com e diverse testate online. Dalla mia passione per le materie umanistiche nasce il blog librarte.eu, contenitore di articoli di storia dell’arte e recensioni di libri.