Mi potete seguire anche nel gruppo Facebook Storie di Libri https://www.facebook.com/groups/storiedilibriCOM/e nella Pagina Facebook LibrArte https://www.facebook.com/librarte.blog Il pittore e architetto Giulio Pippi, detto Giulio Romano (Roma, 1499c.- Mantova, 1546), attivo a Roma e a Mantova, fu allievo e collaboratore di Raffaello Sanzio. Giulio per i suoi dipinti si ispirò in modo evidente ai modelli del maestro, creando affreschi scenografici sorprendenti, come quelli eseguiti nel Palazzo Te di Mantova. Interpretò quindi lo stile di Raffaello, ma in forme più monumentali. Aveva una particolare predilezione per le rovine antiche e dal momento in cui Raffaello fu chiamato a Roma per dipingere le…
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Artemisia Gentileschi (Roma 1593 - Napoli 1652/53), la pittrice caravaggesca che subì sofferenze atroci anche a livello corporeo, è l’autrice di questo formidabile dipinto intitolato Giuditta decapita Oloferne (1620 circa), una delle opere più ammirate alle Gallerie degli Uffizi di Firenze.
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Da una composizione di forma piramidale, emerge la raffigurazione dell’Adorazione del Bambino con i santi Giovanni Battista fanciullo e Romualdo, gli angeli, le mani del Padre Eterno e la colomba dello Spirito Santo (1463) di Filippo Lippi, conservata alle Gallerie degli Uffizi di Firenze.
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Quando non esisteva la cinematografia c'erano le opere di Sandro Botticelli, che ritrasse a rallentatore la scena di un film. L'artista nella sua "Primavera" ci racconta una splendida favola mitologica, dove figure leggiadre, raffinate ed eleganti si atteggiano nelle loro movenze aggraziate, indossando preziosi abiti arricchiti da veli trasparenti.
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Questo piccolo dipinto raffigura Cristo portacroce ed è un’opera di Francesco de' Rossi, detto Salviati (Firenze, 1510 – Roma, 1563), che fu un esponente del Manierismo.
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Buona giornata con questa bellissima Dama col “petrarchino” (1528 ca.) di Andrea del Sarto (Andrea d'Agnolo, Firenze 1486 - 1530). La raffinatezza della composizione, in cui appare una giovane che ci guarda manifestando un dolce sorriso, è stata concepita dal pittore attraverso un certo naturalismo.
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Paolo Caliari detto il Veronese (Venezia, 1528 - Venezia, 19 aprile 1588) è l’artista che dipinse questa Annunciazione, conservata alle Gallerie degli Uffizi di Firenze. Il pittore, inserendo le figure ai lati opposti del dipinto, mise in rilievo la costruzione prospettica evidenziando così l'unico punto di fuga
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L’Annunciazione con i santi Ansano e Massima, i profeti Geremia, Ezechiele, Isaia e Daniele (nelle cuspidi) è una tavola di Simone Martini (Siena, 1284 circa – Avignone 1344) e del cognato Lippo Memmi (Siena, notizie 1317-1347).