e il Trittico di Bosch
A cura di Manuela Moschin
La Leggenda di Santa Liberata e il Trittico di Jheronymus Bosch (1450 c. – 1516) tratta una storia risalente all’VIII secolo, in cui si narra che una giovane era stata promessa in sposa dal padre a un re di Sicilia.
Liberata, che aveva espresso il voto di castità, implorò il cielo per poter essere salvata dal crudele destino. Le sue preghiere furono ascoltate attraverso la crescita di una barba.
In questo modo il futuro marito si rifiutò di sposarla. Il padre infuriato la fece crocifiggere come il Cristo che lei venerava. Intorno alla santa sono stati raffigurati il padre sul lato destro, mentre il promesso sposo è a sinistra, quello riverso all’indietro.
I due scomparti laterali riproducono da una parte la visione dell’inferno e dall’altra Sant’Antonio Abate, con una visione di morte sullo sfondo. L’opera, datata 1495 – 1505, proviene dalla collezione di Domenico Grimani (1461 – 1523) e ora è conservata alle Gallerie dell’Accademia di Venezia.
In basso, nello scomparto centrale, compare la firma dell’artista.
Sono Manuela Moschin, scrittrice, nata a Venezia-Mestre e attualmente vivo e lavoro in provincia di Venezia. Ho conseguito la laurea in Conservazione e Gestione dei Beni e delle Attività Culturali presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, indirizzo Storia dell’Arte. La mia opera prima è “ātman”. Nel mese di maggio 2022 alcuni miei scritti sono stati selezionati per “Risveglio”, un’antologia a cura di Storie di Libri, mentre nel settembre dello stesso anno ho pubblicato il saggio “Le Metamorfosi di Ovidio nell’arte”, Espera Edizioni. Nel mese di marzo 2023 ho pubblicato assieme a mia madre Mirella Alberti, deceduta, la raccolta di poesie “Un giglio bianco al 4910” a cura di Storie di Libri. Collaboro in linea diretta con storiedilibri.com e diverse testate online. Dalla mia passione per le materie umanistiche nasce il blog librarte.eu, contenitore di articoli di storia dell’arte e recensioni di libri.